I semini di vaniglia e la panna cotta allo yogurt
Lo yogurt la rende più leggera, fresca, acidula, la migliore mai fatta.
I semini di vaniglia sono per me un elemento imprescindibile di una buona panna cotta. Di solito uso l’estratto di vaniglia fatto in casa – servono solo dei bei baccelli di vaniglia carnosi, vodka, e diversi mesi di pazienza per farlo –, ma ci sono pochissime ricette nelle quali mi piace usare il baccello di vaniglia intero. La panna cotta è una di queste.
È una ricetta talmente essenziale, con così pochi ingredienti, che vale la pena usare i migliori: panna fresca, yogurt bianco intero, pochissimo zucchero, e un baccello di vaniglia.
E visto che le fragole sono finalmente tornate di stagione, possiamo decorare la panna cotta con qualche fragola marinata con zucchero e succo di limone, che richiama piacevolmente l’acidulo dello yogurt.
La ricetta della panna cotta allo yogurt è sviluppata nell’ambito del progetto Think Milk, Taste Europe, Be Smart, promosso dal sistema cooperativo della filiera lattiero-casearia italiana, che mira a far conoscere e valorizzare gli alti standard europei e la grande tradizione che contraddistingue la produzione casearia in Europa. Dentro un barattolo di yogurt si cela un mondo di tradizioni e abitudini, di saperi e regole: è un prodotto la cui qualità e sicurezza sono garantite da standard europei e dall’obbligo della tracciabilità.
Nel caso della panna cotta, lo yogurt la rende più leggera, fresca, acidula, la migliore mai fatta. La quantità di gelatina è al minimo, visto che la panna cotta si serve direttamente nei bicchierini, rimanendo quindi cremosa.
Panna cotta allo yogurt
Ingredienti per 6 bicchierini
Per la panna cotta
8 g colla di pesce in fogli
400 g panna fresca da montare
50 g di zucchero
1 baccello di vaniglia
200 g yogurt bianco intero
Per decorare
200 g fragole
1 cucchiaio di zucchero
Succo di ½ limone
Mettete i fogli di gelatina in ammollo in acqua fredda.
Versate la panna in un pentolino, aggiungete lo zucchero e i semi del baccello di vaniglia.
Scaldate la panna e, quando accennano il bollore, spegnete il fuoco.
Strizzate bene la colla di pesce ammollata per rimuovere l'acqua in eccesso e aggiungetela nel pentolino con la panna. Mescolate per sciogliere la colla di pesce, e infine aggiungete lo yogurt.
Versate la panna in sei bicchierini, copritela con la pellicola, e lasciatela in frigo fino al giorno successivo.
Il giorno successivo, preparate le fragole. Lavatele, tagliatele a cubetti, e raccoglietele in una ciotolina. Aggiungete lo zucchero e il succo di limone e mescolate bene. Lasciatele macerare per un’ora almeno.
Prima di servire la panna cotta, versate le fragole con il loro succo sui bicchierini e servitela.
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Il dolce allo yogurt. La torta allo yogurt, fatta usando il bicchierino dello yogurt come misura, è il dolce più semplice che possiate immaginare. L’importante, come sempre, è usare ingredienti di qualità: uova fresche codice 0, yogurt bianco intero biologico e frutta di stagione.
Ora ti rivelo un segreto…
…e cioè dove compro la vaniglia.
Negli ultimi anni la vaniglia ha subito un aumento di costi esorbitante, ma mi oppongo fermemente all’usare la vanillina - ha quel gusto chimico, che pizzica, e rimane lì in fondo alla gola - per non parlare di comprare i baccelli di vaniglia del supermercato, che non valgono sicuramente il loro costo.
La svolta è arrivata quando ho conosciuto uno dei Francesco dietro FVM - Organic vanilla, il marito di una cara amica di Tommaso. Quando una sera a cena da noi ci ha detto di avere una piantagione di vaniglia a São Tomé, mi sono brillati gli occhi. E ormai sono anni che mi rifornisco solo da lui: vaniglia bio e fair trade, profumatissima, umida, un ingrediente favoloso per ogni ricetta di pasticceria. Se vuoi acquistare dei baccelli di vaniglia incredibilmente freschi e aromatici, scrivi direttamente a lui su Instagram.
Io con i baccelli di vaniglia che compro da Francesco ci faccio ogni anno l’estratto - serve solo vodka, baccelli di vaniglia, e tempo -, e poi uso gli altri baccelli con parsimonia: i semini vanno a finire nelle creme, o nella panna cotta, mentre i baccelli usati li infilo nello zucchero per aromatizzarlo in maniera naturale.
Una volta secchi, li frullo con lo zucchero e ci faccio lo zucchero a velo aromatizzato alla vaniglia: insomma, non ne spreco nemmeno un pezzettino.