Il ciaccino senese, o il cibo che ti dà conforto quando lo fai
La mia ricetta per una focaccia sottile, ripiena di prosciutto e mozzarella, tipica di Siena
Nelle lettere passate abbiamo esplorato tutti i comfort food che mi fanno stare subito quando li mangio, ancora meglio se c'è qualcuno che li cucina per me (beh, tranne la mia pappa al pomodoro, è molto difficile accontentarmi quando si tratta di questo piatto).
Accanto a questo c'è il cibo che mi dà conforto nel momento in cui sono in cucina a prepararlo, tagliando, mescolando, impastando o infornando. E questo è il tema della lettera di oggi.
A volte questo conforto è dato dalle sensazioni tattili che provo quando lo preparo. Impastare il pane è un esempio, soprattutto quando l'impasto è morbido, ben lievitato, e lo puoi formare con movimenti delicati ma decisi.
Lo stesso si può dire del mescolare un risotto, dove il conforto viene da una moltitudine di fattori: l'odore della cipolla che soffrigge delicatamente nel burro, il mescolare meccanico che libera la mente, la consistenza cremosa del risotto, quando ogni singolo chicco di riso si gonfia, assorbendo il brodo. Trovo quasi più piacere nel preparare uno di questi cibi che nel mangiarli perché sono i gesti, più che il cibo, a darmi conforto.
Questo mi ricorda una citazione del film Julie and Julia, quando Julie Powell dice a suo marito:
"Lo sai perché mi piace cucinare?"
"No, perché"?
"Perché dopo una giornata in cui niente è sicuro, e quando dico niente voglio dire n-i-e-n-t-e, una torna a casa e sa con certezza che aggiungendo al cioccolato rossi d'uovo, zucchero e latte l'impasto si addensa: è un tale conforto!"
Non è questa la ragione migliore per considerare il cibo un conforto?
Ciaccino ripieno di prosciutto e mozzarella
La ricetta di oggi è il ciaccino, ma non uno qualunque. Ogni regione italiana, anche ogni città, ha il suo nome per la focaccia. A Siena e nelle città circostanti la focaccia è spesso chiamata ciaccino. Può essere semplice, un ciaccino all'olio, più o meno spesso, morbido o croccante, o può essere ripieno.
Il ciaccino di oggi è sottile, morbido, ripieno di prosciutto cotto e mozzarella. Sto parlando di un ciaccino molto specifico, quello che puoi trovare a Siena dal Poppi.
Questa pizzeria al taglio di Via Banchi di Sotto era per me meta di pellegrinaggio ai tempi dell’università. Dopo un esame o un lungo pomeriggio passato a studiare in biblioteca, era la mia ricompensa. Ancora oggi non riesco a resistere al suo richiamo quando ci passo davanti, ma soprattutto non riesco a resistere al ciaccino.
Accanto alla pizza margherita, è proprio questo ciaccino ripieno che ha fatto la fama della pizzeria Poppi. Si compra e si mangia bollente, avvolto nella carta per non riempirsi di formaggio filante.
Vedi questo ciaccino quante caselle sta spuntando nella gara del miglior comfort food? :)
È legato ai bei ricordi, è salato, unto, pieno di formaggio, una festa di carboidrati, ed è una gioia impastarlo!
Dato che al momento non andiamo spesso a Siena, ho deciso di farlo a casa. Sono serviti diversi tentativi - alcuni dei quali non andati proprio a buon fine -, per arrivare a questo ciaccino, che è quasi come quello del Poppi, morbido, croccantino ai bordi, pieno di mozzarella e prosciutto. Adesso è in rotazione costante nel nostro menu settimanale. Trovi la ricetta qui sotto.
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