Un menu di Natale (prevalentemente) toscano
Ricette toscane e non per festeggiare il Natale + le info sul Cook Along di Dicembre
Sono una toscana nata e cresciuta in campagna, proveniente da una famiglia di persone che amano il cibo tradizionale. L'olio d'oliva scorre nelle mie vene e amo a dismisura la pappa al pomodoro. Nella mia dispensa e nel mio frigorifero non mancano i fagioli locali, il pecorino toscano, il nostro tipico pane non salato, la farina di castagne e il cavolo toscano in inverno.
A Natale, la mia famiglia ha sempre chiuso i pasti festivi con i dolci tipici di Siena. Quando ero piccola, li compravamo al supermercato. Poi, quando la mia passione per la buona tavola è cresciuta ed è diventata contagiosa, io e mia mamma abbiamo iniziato a preparare tutto da zero: prima i ricciarelli, delicati biscotti di pasta di mandorle; poi il panforte, il dolce senese a base di frutta secca e canditi; infine i cavallucci, biscotti natalizi rustici alle noci. Allineavamo i ricciarelli pronti sul tavolo di marmo e cuocevamo teglie e teglie di cavallucci nel nostro forno a legna: gli aromi speziati di questi biscotti di origine medievale impregnavano la cucina.
A fine pasto, aprivamo le scatole di latta decorate dove conservavamo questi biscotti, appartenenti alla nostra tradizione toscana, e li servivamo con orgoglio.
Oltre alle mie tradizioni toscane, però, ho sempre avuto a cuore anche le mie radici meridionali.
Mio nonno paterno era di Melfi, una città collinare della Basilicata, famosa per il suo castello medievale normanno e per la sua vicinanza a un lago vulcanico. A lui devo il mio cognome barocco e il mio amore per l'origano secco, il pane di grano duro e la focaccia ripiena di cipolle.
Quando trasorriamo le feste e le riunioni di famiglia con mia zia Teresa, la migliore cuoca del ramo meridionale della mia famiglia, la tavola era un trionfo di lasagne fatte con polpettine, caciocavallo e salame piccante, e peperoni ripieni di mollica di pane.
Per quanto riguarda i dolci, il Natale aveva il sapore dei calzoncelli, biscottini panciuti a forma di pacchettino ripieni di cioccolato e mandorle, con un sentore di scorza di limone. All'inizio mia zia li portava da Melfi quando andava a trovare la famiglia. Alla fine ha iniziato a produrli in grandi quantità, cercando di soddisfare le richieste di tutti i nipoti.
Quando ho conosciuto Tommaso, ho abbracciato anche le sue tradizioni miste.
Mio suocero è originario del Mugello, quindi spesso condividiamo abitudini molto simili, ma Lucia, mia suocera, era del Salento, una terra di persone generose e di cibo incredibile. Mi sono innamorata di questa terra di sole, mare e vento, della colazione locale a base di pasticciotti alla crema e caffè in ghiaccio al profumo di mandorla, dei taralli e del pane con le olive, delle orecchiette fatte in casa con salsa di pomodoro e ricotta forte.
Ogni volta che gli zii di Tommaso ci raggiungono per Natale, arrivavano con una selezione di specialità locali. E così le nostre feste si sono arricchite del profumo agrumato dei puccedduzzi, dolcetti di pasta fritta glassati al miele e ricoperti di zuccherini; del sapore dei biscotti di pasta di mandorle e del baccalà fritto; del suono delle risate e delle bottiglie di prosecco che venivano stappate. Tra i vassoi di biscotti e i sacchetti di taralli, ho scoperto i mostaccioli salentini, biscotti a forma di diamante, densi e nocciolati, con una glassa di cioccolato, che hanno segnato l'inizio di una storia d'amore.
Ogni anno, a partire dall'inizio di dicembre, rendo omaggio alle diverse anime e tradizioni che compongono la mia famiglia e che rendono unico il nostro Natale. Ho imparato che scegliere ciò che è significativo per noi: mescolare le tradizioni e mantenere la semplicità sono le chiavi per avere un Natale rilassato, intimo e genuino.
Un menu natalizio (prevalentemente) toscano
Antipasti
Oltre ai tipici antipasti toscani, c’è una tradizione che non manca mai nel nostro menù di Natale, fin dagli anni ’80: i crostini di salmone affumicato. All’epoca era un ingrediente di lusso che si comprava solo per Natale. Si imburrava il pane e ci si drappeggiava sopra una fettina di salmone affumicato, poi si decoravano con un triangolino di limone. Ora il salmone affumicato è un ingrediente comune – spesso lo mangio per colazione – ma questi crostini di Natale hanno un sapore diverso, c’è qualcosa di speciale nel prepararli attorno a un tavolo vestito con una tovaglia rossa.
Crostoni di salsiccia e stracchino (ricetta riservata agli abbonati)
Pittule salentine, palline di pasta fritta del Salento (ricetta riservata agli abbonati)
Primi piatti
Qui non si transige, deve essere pasta fresca. Tommaso come ogni anno mi chiede i tortelli di patate del Mugello, conditi con un ragù robusto, di manzo o di cinghiale. La sua famiglia viene dal Mugello, la zona montuosa e boscosa sopra Firenze, questo è il gusto della sua infanzia. Io di solito preferisco i tortelli ripieni di ricotta, come quelli che abbiamo realizzato per il nostro matrimonio, ma in una forma festosa, opulenta, come in questi cappellacci. Mamma e nonna preferiscono le lasagne. Ogni anno ne preparano quattro o cinque vassoi: lasagne semplici (per modo di dire, quelle classiche con sugo di carne, mozzarella e besciamella) e lasagne ai funghi, fatte solo con besciamella, funghi trifolati e Parmigiano Reggiano. Li congelano e così, durante tutte le vacanze, è sempre il momento buono per le lasagne.
Tortelli mugellani (ricetta riservata agli abbonati)
Secondi piatti
Qui in Toscana non c’è la tradizione del pesce. O per lo meno, da quando abbiamo abbandonato il salmone al forno degli anni ’80, scegliamo sempre la carne. Quest’anno potrei preparare di nuovo la lonza di maiale ripiena, magari aggiungendo un po’ di scorza d’arancia grattata insieme ai fiori di finocchio. Spesso prepariamo il cinghiale, che poi serviamo come sugo per la pasta e come secondo. Più lunga è la cottura, migliore è il risultato: di solito scelgo brasati e stracotti quando abbiamo molti ospiti, perché puoi prepararli in anticipo e riscaldarli quando siamo pronti per sederci al tavolo. Il gusto ci guadagna sempre.
Arista alla Fiorentina (ricetta riservata agli abbonati - questa è la nuova ricetta esclusiva di oggi per il nostro progetto I love Toscana)
Contorni
Anche se adoro tutte le ricette natalizie, io ho un debole per i contorni. Gli sformati sono per me da sempre il piatto che non può mancare sulla tavola natalizia. Negli anni siamo passati dal salmone al forno degli anni ’80 al bollito misto, dal pollo arrosto ripieno all’arista alla fiorentina, ma mai, mai, abbiamo fatto Natale senza infornare uno sformato.
Sformato di cavolfiore (ricetta riservata agli abbonati)
Dolci
Nella mia scatola ideale di biscotti natalizi, ci metterei i cavallucci toscani della mia infanzia, fatti con noci e scorze di agrumi candite; i piccoli e paffuti calzoncelli melfitani di mia zia Teresa, con il loro guscio esterno friabile e il ripieno umido di cioccolato e mandorle; e i mostaccioli salentini della famiglia di Tommaso, scuri e densi e avvolti da quella glassa di cioccolato irresistibile. Ogni morso è un modo per viaggiare nel tempo e nello spazio, per visitare persone care che non ci sono più e per insegnare a Livia il significato di famiglia e tradizione.
Cavallucci toscani (la ricetta rivisitata arriverà la prossima settimana come ultimo progetto natalizio per il nostro progetto I Love Toscana).
Panforte (ricetta riservata agli abbonati)
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Il Cook Along di Dicembre
DOMENICA 18 Dicembre alle 21 torneremo con il nostro Cook Along mensile e la chiacchierata in diretta riservata agli abbonati (riceverai il link per la diretta nei prossimi giorni). L’evento sarà in lingua inglese e sarà riservato agli abbonati a Lettere dalla Toscana. Sarà anche un’occasione per farci gli auguri prima di Natale!
FATEMI SAPERE NEI COMMENTI SE CI SARETE, COSÌ VI ASPETTO!
Faremo i ricciarelli. Se volete unirvi a noi e cucinare insieme agli altri partecipanti, dovete preparare l'impasto dei ricciarelli il sabato e lasciarlo riposare tutta la notte in frigorifero, in modo che sia pronto per il Cook Along della domenica. Trovate tutti gli ingredienti necessari e le istruzioni nella scheda di lavoro qui sotto. Naturalmente, potete unirvi a noi anche solo per una chiacchierata, non è necessario cucinare insieme a noi.
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Grazie per aver letto fino a qui! - Giulia and Tommaso