Un progetto per il weekend: la torta di ricotta e pere
una ricetta che si adatta perfettamente ai ritmi del fine settimana
Ciao,
ecco una nuova lettera dalla Toscana che arriva nella vostra casella di posta, oggi eccezionalmente di sabato perché include una ricetta che si adatta perfettamente ai ritmi del fine settimana.
Leggerete anche del furgoncino dei formaggi al mercato, del mio amore per la ricotta, e di questa semplice torta al limone e ricotta con le pere che può diventare la merenda del sabato, il dolce della domenica, o al colazione per la nuova settimana che sta per iniziare.
Al mercato c'è un furgoncino che si ferma ai margini del grande parcheggio che ospita il mercato del mercoledì a Gracciano, dove faccio la spesa ogni settimana per i corsi di cucina. Si trova in una posizione un po’ isolata, proprio accanto ai due banchi di frutta e verdura attorno a cui gravitano la maggior parte degli avventori. Estate o inverno, il furgoncino è all'ombra di un grande tendone bianco.
Sul lato aperto, il venditore allinea pacchi di pasta, tonno in scatola, baccalà, olive in salamoia, capperi e pomodori secchi, mozzarella, ricotta e ogni tipo di pecorino locale, dal marzolino giovane che sa ancora di latte agli spicchi stagionati che si sbriciolano sotto il suo coltello esperto. Sul retro del camion, un quarto di forma di Parmigiano Reggiano si trova al centro del palco, circondato da salumi locali, pane, focacce e altre conserve. È come un piccolo e fornitissimo supermercato su ruote, dove so di poter trovare tutto ciò che serve per soddisfare le richieste dell'ultimo minuto di mascarpone, burrata o olive nere arrostite al forno.
Capita di dover attendere qualche minuto, in fila dietro alle nonne munite dei loro comodi carrelli della spesa: siate pazienti, vorranno passare in rassegna tutto l'inventario chiedendo quanto è fresco ogni prodotto e se è buono (e il venditore risponderà cortesemente che sì, certo che lo è, è il più fresco/migliore che possiate trovare).
Quando è il nostro turno, abbassiamo la testa per entrare sotto al tendone bianco, come se ci inchinassimo di fronte alla selezione di formaggio locale che fa bella mostra di sé davanti a noi.
Ispeziono i formaggi esposti, alla ricerca di qualcosa di nuovo da provare, magari quel pecorino fresco da infornare su un crostone con le pere, o quel provolone da grigliare e servire con un filo di miele. E, immancabilmente, mi ritrovo a fare la stessa richiesta: e per finire prendo anche 500 grammi di ricotta. È fresca?
Non riesco a trattenere il mio spirito di nonna interiore dal chiedere se la ricotta di pecora è fresca, solo per la gratificazione di sentirmi rispondere che sì, è stata fatta ieri, e viene da San Gimignano.
Contenta, prendo il pecorino e la ricotta e ci avviamo verso nuove avventure in cucina con i miei studenti.
Nove volte su dieci, però, mi dimentico della ricotta quando pianifichiamo il nostro menu, o finiamo per usarne solo una parte, quindi devo inventarmi delle idee per utilizzarla.
Potrebbe diventare il ripieno di una torta salata con spinaci e noce moscata, oppure potrei condirci la pasta con la ricotta, tinta con un cucchiaio di salsa di pomodoro e finita con una spolverata di origano secco. Di recente, però, visto che mi era rimasta un bel po' di ricotta già amalgamata con lo zucchero, mi è venuta in mente una torta di ricotta sarda che facevo nei primi mesi di blog, ispirata a una ricetta che avevo trovato sul blog del Cavoletto.
L’ho fatta, rifatta, e riprovata per qualche settimana durante i corsi di cucina, e oggi ve la racconto.
Sapete qual è la vera ricotta?
La ricotta ha codificato nel suo nome il modo in cui viene prodotta: ri-cuocendo, ovvero riscaldando di nuovo il siero avanzato dalla produzione di altri formaggi. Questo processo è fondamentale per ottenere la vera ricotta, nella sua forma più leggera e morbida.
Per la legge italiana, la ricotta non è un formaggio, che deve essere prodotto con il latte, ma un prodotto caseario separato.
So che è difficile trovare la vera ricotta nei supermercati. Se si legge l'etichetta di una ricotta prodotta industrialmente, nella maggior parte dei casi si trova il latte o, peggio, la panna tra gli ingredienti. La vera ricotta, invece, è fatta esclusivamente di siero di latte e un po’ sale, nient'altro. Spesso il modo migliore per trovare la vera ricotta è acquistarla direttamente da un caseificio, o armarsi di pazienza e spulciare la lista degli ingredienti di tutte le ricotte di un supermercato.
Per quanto riguarda il tipo di latte, è possibile trovare ricotta di mucca, di pecora, di capra e persino di bufala. Si differenziano per sapore e consistenza—la ricotta di latte vaccino è la più leggera, quella di bufala è la più ricca, quella di capra ha di solito un sapore più intenso, quella di pecora per me è LA ricotta—ma tutte hanno la stessa consistenza, leggera e delicata.
La mia preferenza va alla ricotta di pecora, ed è quella che ho usato per preparare la torta di oggi, ma qualsiasi ricotta possiate trovare andrà bene.
Altre ricette per usare la tua ricotta
RICETTA - TORTA SARDA DI RICOTTA AL LIMONE CON LE PERE
Adoro quelle torte che si preparano in 5 minuti e che richiedono una, massimo due ciotole. Questa torta è un ottimo esempio di una categoria speciale di torte di cui ho parlato un paio di mesi fa, le torte da credenza.
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