Non ho intenzione di stabilire intenzioni
Il nuovo anno e la mancanza di buoni propositi | Una nuova cotta per un libro di cucina: Via Carota | Una nuova ricetta: cheesecake alla ricotta con crema di nocciole fondente
Ho smesso di scrivere i miei propositi per l’anno nuovo anni fa, quando ho introdotto l’abitudine di scegliere una parola che mi guidasse nei 12 mesi successivi. Nel corso degli anni ho scelto con cura mestiere, stagionalità, giocare d’anticipo… alcune parole hanno funzionato meglio di altre. Quest’anno, però, non ci sono né propositi né parole.
C’è un business plan, perché quell’aspetto della nostra vita deve essere curato e organizzato, ma a parte questo, non ho intenzione di stabilire propositi.
Forse perché sono più vecchia (41 candeline lo scorso luglio), o perché Livia ci ha insegnato a vivere il momento, il qui e ora, afferrandoci il viso con due mani quando siamo distratti da una notifica e lei vuole la nostra totale attenzione. O forse è stata questa frase che ho letto sulla newsletter di Farrah Storr un paio di settimane fa.
The stuff we didn’t plan for, or crave or dream about when we went to sleep at night. The best moments, in hindsight, are never the expected ones.
Le cose che non abbiamo pianificato, né desiderato o sognato quando siamo andati a dormire la sera. I momenti migliori, col senno di poi, non sono mai quelli previsti (traduzione mia).
La sua newsletter è uno dei doni del 2022. Raramente ho sentito un legame così profondo con la scrittura di qualcuno. Ogni volta mi sembra che scriva direttamente a me, conoscendo i miei pensieri, le mie paure e le mie speranze: mi fa ridere, mi fa riflettere, mi ispira e mi sfida, dandomi nuove prospettive sulla scrittura e sull’arte, sull’essere quarantenne, e sulla vita.
Inaspettatamente, nei primi giorni del 2023, è arrivata anche una delle migliori cheesecake che abbia mai preparato, una torta di ricotta all’italiana ispirata alla ricetta di Rita Sodi e Jodi Williams nel loro Via Carota, uno dei miei libri di cucina preferiti del 2022, se non il mio preferito.
Il mio libro di cucina preferito del 2022: Via Carota
Anche se il libro è stato pubblicato nell'ottobre del 2022, è diventato subito il mio libro di cucina preferito di tutto l’anno. Le autrici sono Rita Sodi, proprietaria de I Sodi a New York, Jody Williams, proprietaria di Buvette, con Anna Kovel. Rita Sodi e Jody Williams sono compagne di vita e di lavoro, in quanto sono anche comproprietarie del ristorante Via Carota. [Per saperne di più sulla loro collaborazione e sulla loro storia d'amore leggi questo vecchio articolo del New York Times, Via Carota, a Love Story].
Le ricette sono fresche, incentrate sulle verdure, ispirate agli ingredienti e alle stagioni. In questo libro non c'è nulla che non cucinerei, nulla che non mangerei. Queste due citazioni tratte dall'introduzione spiegano perfettamente la loro filosofia, che traspare in ricette come gli Stracci con Pesto di Fave, il Carpaccio di Asparagi Bianchi con aceto balsamico invecchiato o Sottobosco, un’insalata con porcini, noci e mirtilli.
Is The Via Carota Cookbook a vegetarian cookbook? Maybe a better description is “vegetable forward.”
While we often talk about breaking with tradition in our cooking, eating a vegetable-focused diet is, in fact, traditional. Via Carota food is simple. The ingredients are at its core.
Che cos'è il cibo italiano? Questo, esattamente questo. Significa mettere in primo piano gli ingredienti, seguire la stagionalità, abbracciare un modo di cucinare e mangiare più semplice, tradizionale ma estremamente moderno.
Via Carota è tutto questo e molto di più: ricette italiane buone e facili da replicare, approfondimenti sulla storia gastronomica italiana e scorci di vita personale, oltre alle bellissime, calde fotografie di Andrea Gentl & Martin Hyers.
Questo è il tipo di cibo che mi piace, quando va oltre le tradizioni e le regole più rigide. Questo è il modo in cui cerco di cucinare durante i corsi di cucina, per insegnare un nuovo approccio al cibo italiano, e spero che sia il tipo di cibo che potete trovare qui e sul nostro blog.
RICETTA - Cheesecake alla ricotta all'italiana con crema di nocciole fondente
Per preparare questa cheesecake, ho seguito la ricetta della torta alla ricotta di Via Carota – una ricetta perfetta! Da anni cercavo una cheesecake dal sapore italiano e la ricotta mi dava questa sensazione, oltre a una deliziosa leggerezza. Ho aggiunto anche una base fatta con alcuni dei più comuni biscotti da colazione che abbiamo in Italia, gli Oro Saiwa, ma si possono usare anche i normali biscotti Digestive.
Per la decorazione di questa cheesecake dal sapore fresco e agrumato, con una consistenza leggera data da ricotta e mascarpone, ho usato la loro crema di nocciole fondente di Nocciole.it: non eccessivamente dolce, questa crema spalmabile sa di cacao, con un deciso aroma di nocciole tostate. Trovi la ricetta sul blog.
La ricetta nasce in collaborazione con Nocciole.it, una nuova realtà nata nel Casentino, la valle nel cuore delle foreste Casentinesi, tra Firenze e Arezzo. Le loro nocciole sono toscane, nate in una valle di rara bellezza, di altissima qualità. I loro noccioleti sono gestiti nel pieno rispetto della buona pratica agricola: l’azienda agricola Terra di Mezzo rispetta infatti i naturali cicli biologici, impiegando le risorse naturali che la terra incontaminata del Casentino offre, con un approccio sostenibile in termini ambientali e nel pieno rispetto della comunità che li circonda. Restituiscono quello che la natura e il territorio prestano, migliorandoli e custodendoli come il più prezioso dei tesori.
Se realizzate questa ricetta, condividetela via e-mail e inviatemi una foto a juls@julskitchen.com, oppure sui social media utilizzando gli hashtag #myseasonaltable #julskitchen e #lettersfromtuscany, e taggando @julskitchen
Preordina il nostro libro Cucina Povera
Il libro, per il momento solo in lingua inglese, sarà disponibile dal 4 aprile 2023, ma è già disponibile per il preordine. Se preodinerai il libro, conserva la ricevuta per una sorpresa in arrivo a gennaio.
Gli italiani la chiamano l’arte dell’arrangiarsi. Questo approccio secolare agli ingredienti e alle tecniche, noto come cucina povera, o cucina contadina, rivela l’anima del cibo italiano al suo meglio. Si parte dai componenti più umili – fagioli e lenticchie, pesce e carne a basso costo, verdure dell’orto, riso, pasta, avanzi – e, grazie all’ingegno e all’intraprendenza di chi sta in cucina, si ottengono piatti indimenticabili, deliziosi e soddisfacenti. Per saperne di più sul libro, leggi qui.
Originale il titolo, Via Carota... anch'io non son da propositi d'inizio anno, i momenti migliori son di certo quelli che il giorno porta. Per me è un focus sul presente, ogni giorno è unico 😘