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Avatar di Davide Zambon

Vivo (viviamo, io e la mia compagna) da 4 anni come nomadi digitali in montagna, cambiamo valle ogni due, tre mesi. La prima cosa che facciamo è "stanare" il contadino, la signora con le galline, chi fa i formaggi con il latte della zona. Cerchiamo un'azienda agricola dalla quale comprare verdura e frutta e, sì, tentiamo la massima stagionalità. Oltre ai valori nutrizionali, rafforza un legame con i cicli della vita: in fondo, come di diciamo spesso, abbiamo lasciato la città per poter godere delle stagioni che cambiano fuori dalle finestre di casa... Il cibo, ribadisce queste scelta.

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Avatar di Francesca Romana De Bernardino

Quanto hai ragione, le scelte alimentari sono scelte politiche e la stagionalità è un insieme complesso che comprende molti aspetti.

Una scelta politica è anche l’umiltà e la curiosità con cui ti approcci allo studio della cucina, ed è qualcosa che mi ispira tantissimo: essere italiani non ci rende automaticamente sapienti e capaci. Vedere la nostra cucina attraverso le ricette di altre persone sicuramente arricchisce la nostra prospettiva e amplia le potenzialità degli ingredienti stagionali che conosciamo.

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