Q&A. Le dispense degli altri
Quando cammino per le strade secondarie di una nuova città, sono attratta dalle finestre aperte che gettano una luce sulla vita delle altre persone. Immagino la loro vita quotidiana e creo storie basate su quello che ci lasciano intravedere da dietro le tende aperte.
Le finestre della cucina affollate di barattoli, ciotole, e le loro spezie più usate, una libreria sulla parete opposta pieni di libri, una poltrona - è la loro poltrona preferita per leggere? o è dove guardano la tv la sera? Foto incorniciate alle pareti, una predilezione per i fiori freschi o giocattoli sparsi su un tappeto. Questi sono tutti indizi che mi fanno immaginare come sarebbe vivere lì.
Lo stesso vale per le dispense.
Quando ho l'occasione di andare a trovare degli amici, o quando sono invitata per la prima volta in una nuova casa, mi piace poter dare un'occhiata furtiva alla dispensa. Si può davvero capire molto dalle dispense degli altri: qual è la loro marmellata preferita da spalmare sul pane tostato, se sono persone da pasta o da riso, quante spezie usano nella loro cucina quotidiana, se sono appassionati produttori di conserve, o se invece preferiscono prodotti biologici, tradizionali, o magari più particolari.
Si può davvero capire qual è il loro stile di cucina, il loro approccio al cibo, e spesso, alla vita.
Le dispensa degli altri è una serie di interviste con un focus sulle dispense come modo privilegiato per entrare nella vita delle persone, negli stili di cucina e nelle loro ricette preferite. È anche un'occasione per chiacchierare con professioniste che ammiro e con amiche con cui ho condiviso una parte importante della mia crescita personale e professionale.
Puoi leggere qui la prima chiacchierata con Vea Carpi di Mas del Saro, una contadina di montagna e una cuoca.
Ed ecco l'intervista con Enrica Monzani, un'amica e collega che tiene corsi di cucina e tour gastronomici a Genova: non perdere l'occasione di imparare da lei a fare il vero pesto ligure.
C’è stata poi l’intervista con Myriam Sabolla, un'amica, una food coach e creator. Sono molto felice di questa conversazione con Myriam perché è una delle donne italiane che voglio avere qui. Siamo lontane dal classico stereotipo: Myriam è moderna, curiosa, aperta, e una cuoca professionista. Ha creato una sua attività che si avvicina al cibo in modo nuovo e fresco.
A luglio è stato il turno di Rossella Venezia, una donna esplosiva, appassionata, una fotografa eccezionale - una delle migliori che abbiamo in Italia a mio parere -, e una delle prime amiche di blog, con la quale condivido anche parte delle mie origini (anche la sua famiglia è di Melfi, Basilicata).
Dopo una pausa estiva, a settembre ho chiacchierato con Manuela Conti. Io e Manuela ci siamo incontrate dal vivo nel 2016 quando ha partecipato al nostro primo Three Acres Creative Gathering. Da lì, siamo diventate buone amiche. Manuela ha toccati con la sua emozione e con il suo amore per il pane. Ci ha insegnato come avvicinarci alla panificazione fatta con lievito madre. Non si tratta di farine e tecniche, con lei è tutto coinvolto: cuore, anima, dedizione.
A ottobre abbiamo incontrato Valentina Raffaelli, nomade culinaria e food researcher, una food writer e una chef, uno dei profili più interessanti da seguire su Instagram per la sua creatività in cucina, per la ricerca, la passione, l’approfondimento, e, non ultimo, per gli scorci di mondo che ci regala quando è in giro con il suo BigBlue.