Le nostre radici meridionali
Una raccolta di link ispirati alle nostre radici meridionali: troverai qualcosa da cucinare, qualcosa da ascoltare e qualcosa da leggere.
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Mi chiamo Giulia Scarpaleggia. Il mio cognome è sempre stato difficile da scrivere e da ricordare anche per i miei compagni di classe e i professori, o per le persone incontrate a caso negli uffici pubblici, perché non è un cognome tipicamente toscano: Poli (il cognome di mia mamma) e Peri (il cognome di mia nonna paterna) sono molto più comuni qui.
Devo a nonno Biagio il mio cognome barocco.
Biagio Scarpaleggia si trasferì in Toscana da Melfi, una cittadina collinare della Basilicata, negli anni '50, conobbe mia nonna Marcella e mise su famiglia qui. A lui e al resto del ramo meridionale della mia famiglia, in particolare a zia Teresa, devo anche l'amore per l'origano secco, per i peperoni, per il pane di grano duro e per una cucina semplice e contadina, basata principalmente su verdure e prodotti da dispensa (una forte ispirazione per Cucina Povera).
Il mio amore per il cibo, le tradizioni e gli ingredienti del Sud Italia è aumentato e ha trovato una nuova ragione per prosperare quando ho incontrato Tommaso.
Mia suocera era salentina, il tacco dello stivale italiano, terra di gente generosa e di cibo incredibile. Mi sono innamorata di questa terra di sole, mare e vento, della colazione locale a base di pasticciotti alla crema e caffè in ghiaccio al profumo di mandorla, dei taralli e del pane condito con le olive, delle orecchiette fatte in casa con salsa di pomodoro e ricotta stagionata.
Tommaso è nato a Firenze, ma ha trascorso tutte le estati nel Salento con i nonni e gli zii, sviluppando un profondo attaccamento a Porto Cesareo, ai suoi ritmi e alle sue tradizioni, ma anche agli immancabili rustici.
Lucia, mia suocera, ci ha lasciati nel 2020, e da allora sto cucinando alcune delle sue ricette salentine per mantenere vive le sue tradizioni gastronomiche per Tommaso e per costruire un nuovo repertorio di famiglia, un modo per creare ricordi della nonna per Livia.
Il motivo per cui sto scrivendo delle nostre radici meridionali è che ci stiamo prendendo qualche giorno di pausa dai corsi di cucina (e spero anche dagli acciacchi di stagione e dalla tosse fastidiosa che mi accompagna da più di un mese).
Domani andremo a Lecce con un treno notturno, la nostra prima avventura in treno con Livia.
Lecce è la capitale barocca del Salento: nobile, bianca, la città della luce. Qui vivono gli zii di Tommaso, quindi è sempre la nostra prima tappa quando andiamo a trovarli: per la prima volta, però, resteremo in città, senza spostarci sulla costa a Porto Cesareo. Non vediamo l'ora di girovagare nel suo centro storico ed esplorare le chiese barocche, i palazzi signorili, le grandi piazze e i tanti, tantissimi negozi. E di fare tante colazioni con caffè in ghiaccio e pasticciotti.
Ti lascio quindi una raccolta di link ispirati alle nostre radici meridionali: troverai qualcosa da cucinare, qualcosa da ascoltare e qualcosa da leggere.
Dove sono le radici della tua famiglia o delle tue tradizione gastronomiche?
Qualcosa da cucinare
Ricette della Basilicata
Calzoncelli - Biscotti lucani al cioccolato e alle mandorle
Strudel di cipolle. Mia zia prepara una focaccia con le cipolle, ma a me piace fare uno strudel con un ripieno dolce e fondente.
La teglia di patate e carciofi, ovvero l’amore di mio babbo per il gratinato.
Ricette della Puglia
Pittule salentine, palline di pasta fritta del Salento (ricetta a riservata agli abbonati)
Focaccia ai carciofi del Salento
Orecchiette con le cime di rapa dalla Puglia (ricetta a riservata agli abbonati)
I rustici leccesi, cibo di strada del Salento
Inoltre, se hai comprato Cucina Povera o hai intenzione di ordinarlo, ecco alcune ricette dal sapore meridionale: orecchiette con i broccoli (p. 35), peperoni verdi dolci ripieni di pane e acciughe (p. 48), stufato di verdure estive (p. 54), gratin di cozze, patate e riso (p. 128), pancotto (p. 249).
Purtroppo in Europa c’è un problema di distribuzione di Cucina Povera con Amazon. Quindi, il modo migliore per avere Cucina Povera è ordinarlo direttamente in libreria. Altrimenti, on line lo trovi su La Feltrinelli.
Qualcosa da ascoltare
Mentre eravamo in Salento per visitare la famiglia di Tommaso, messaggiavo continuamente con la mia amica Nina Gigante per avere consigli su dove andare, fare shopping e, indovina un po', mangiare. Grazie ai suoi consigli abbiamo scoperto la mia brioche preferita del Salento.
Così abbiamo deciso di registrare una puntata del podcast. Nella conversazione che segue, ci sentirai parlare di cosa è casa per Nina, di cosa le piace della cucina mediterranea e di cosa vedere, dove mangiare e cosa comprare a Lecce. Nina ci darà anche un consiglio per visitare un lago turchese meno conosciuto e circondato da un paesaggio marziano proprio lì, nel Salento.
Qualcosa da leggere
Food of the Italian South, di Katie Parla. In questo libro ho ritrovato i sapori dimenticati delle mie vacanze in Basilicata con i nonni, quando andavamo a trovare la famiglia di mio nonno: un viaggio in treno di un giorno, seguito da un'accoglienza calorosa fatta di caciocavallo, scamorza, pane di semola, peperoni ripieni e taralli glassati. Questo è un libro di cucina prezioso che fa rivivere le zone meridionali d'Italia meno conosciute, i loro sapori audaci, i loro ingredienti e i loro piatti. Si, il libro è in inglese, ma come purtroppo spesso succede, è uno dei libri che meglio raccontano la cucina italiana.
Infine, una guida in continuo aggiornamento
Un paio di anni fa, abbiamo iniziato a lavorare a una guida gastronomica su Lecce e Matera. Ora finalmente aggiungeremo nuovi luoghi preferiti alla guida di Lecce.