Le verdure al ristorante e le verdure a casa | Verdure all'italiana: stracotte o cotte a lungo? | Cosa serve per sviluppare una ricetta | Un condimento per la pasta alle zucchine
Mi fa piacere che sollevi questa, ahimè, dolente nota delle trattorie e ristoranti italiani. Avendo vissuto per 22 a Londra ho apprezzato la cucina internazionale, soprattutto perché non sono mai andata in ristoranti italiani inglesi… in fondo perché dovrei cercare la cucina italiana quando la mangio a casa? Chiaramente con l’eccezione della pizza. Da 2 anni sono rientrata in Italia e faccio veramente fatica ad apprezzare ciò che si mangia nei ristoranti. Oltretutto non mangiando carne a volte la scelta è veramente triste. Quello che noto e’ l’incapacità dei ristoranti di offrire piatti a base di verdure anche in estate quando c’è abbondanza. Per darti un esempio in una trattoria della Garfagnana con un menù fisso, sono riusciti a rimediare un primo un secondo e un caffè. Il primo pasta all’aglione, secondo (… preparati) 6 cipolline in agrodolce (dal barattolo) e 3 fette generosissime di pecorino fritto.
Perché devo pagare per mangiare fuori cose che casa cucino meglio o cose che non seguono un pasto bilanciato?
Ma cosa pensano i turisti? Dov’è la creatività e la conoscenza di un piatto bilanciato? Perché le verdure sono solo considerate contorno????
Certo che continuo ad esplorare ma sono molto perplessa sulla pigrizia e “chiusura” in generale degli italiani che non si smuovono dalle ricette tradizionali ormai datate e dimostrando poco entusiasmo per il nuovo e l’internazionale.
Grazie per il tuo lavoro e per la tua inconfondibile passione per il Regno Unito in cui mi ritrovo… e apprezzo la tua capacità incredibile di scrivere in stile British… molto concisa e chiara con uno stile unico è bello da leggere.
Sto leggendo il tuo articolo sotto il casco della parrucchiera (!) cercando di non addormentarmi...e grazie all'emozione provata mi sono pure svegliata!
Oh, finalmente qualcuno che la pensa come me!
Dovrebbe essere una riflessione da condividere, Giulia.
Dovrebbe essere interesse culturale a salvaguardia dell'identità culinaria.
In una delle mie diete, la nutrizionista mi fece proprio riflettere sullo stesso argomento: ortaggi alla base della dieta mediterranea, ortaggi e legumi, una ricchezza inestimabile ma sconosciuta.
E la ristorazione, secondo me, è troppo legata al Tempo Denaro da bistrattare gli ortaggi e relegarli a ingredienti, tra l'altro in poca misura.
Io abito a Vinci e ho trovato un posto, Le Saladier, che forse è un'eccezione.
Se passi da queste parti, provalo! (...e magari chiamami! Se davvero tu fossi nei paraggi, ti offrirei davvero volentieri un pranzo lì!)
Ciao Giulia,
Mi fa piacere che sollevi questa, ahimè, dolente nota delle trattorie e ristoranti italiani. Avendo vissuto per 22 a Londra ho apprezzato la cucina internazionale, soprattutto perché non sono mai andata in ristoranti italiani inglesi… in fondo perché dovrei cercare la cucina italiana quando la mangio a casa? Chiaramente con l’eccezione della pizza. Da 2 anni sono rientrata in Italia e faccio veramente fatica ad apprezzare ciò che si mangia nei ristoranti. Oltretutto non mangiando carne a volte la scelta è veramente triste. Quello che noto e’ l’incapacità dei ristoranti di offrire piatti a base di verdure anche in estate quando c’è abbondanza. Per darti un esempio in una trattoria della Garfagnana con un menù fisso, sono riusciti a rimediare un primo un secondo e un caffè. Il primo pasta all’aglione, secondo (… preparati) 6 cipolline in agrodolce (dal barattolo) e 3 fette generosissime di pecorino fritto.
Perché devo pagare per mangiare fuori cose che casa cucino meglio o cose che non seguono un pasto bilanciato?
Ma cosa pensano i turisti? Dov’è la creatività e la conoscenza di un piatto bilanciato? Perché le verdure sono solo considerate contorno????
Certo che continuo ad esplorare ma sono molto perplessa sulla pigrizia e “chiusura” in generale degli italiani che non si smuovono dalle ricette tradizionali ormai datate e dimostrando poco entusiasmo per il nuovo e l’internazionale.
Grazie per il tuo lavoro e per la tua inconfondibile passione per il Regno Unito in cui mi ritrovo… e apprezzo la tua capacità incredibile di scrivere in stile British… molto concisa e chiara con uno stile unico è bello da leggere.
Grazie, Barbara
Cone dimenticare quel favoloso post sui fagiolini??? 😍 io lo ricordo come fosse ieri, ed ora aggiungo questa pasta al podio.. ;)
Sto leggendo il tuo articolo sotto il casco della parrucchiera (!) cercando di non addormentarmi...e grazie all'emozione provata mi sono pure svegliata!
Oh, finalmente qualcuno che la pensa come me!
Dovrebbe essere una riflessione da condividere, Giulia.
Dovrebbe essere interesse culturale a salvaguardia dell'identità culinaria.
In una delle mie diete, la nutrizionista mi fece proprio riflettere sullo stesso argomento: ortaggi alla base della dieta mediterranea, ortaggi e legumi, una ricchezza inestimabile ma sconosciuta.
E la ristorazione, secondo me, è troppo legata al Tempo Denaro da bistrattare gli ortaggi e relegarli a ingredienti, tra l'altro in poca misura.
Io abito a Vinci e ho trovato un posto, Le Saladier, che forse è un'eccezione.
Se passi da queste parti, provalo! (...e magari chiamami! Se davvero tu fossi nei paraggi, ti offrirei davvero volentieri un pranzo lì!)
A presto,
Silvia