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Un anno in una scuola di cucina toscana: Marzo
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Un anno in una scuola di cucina toscana: Marzo

Quello che abbiamo cucinato, imparato e coltivato a marzo, una moka alla volta. E poi, la ricetta dei ricciarelli al caffè

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Giulia Scarpaleggia
mar 27, 2025
∙ A pagamento
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Bentornate e bentornati a Un anno in una scuola di cucina toscana, giunto ormai al suo terzo capitolo. Ogni mese apro le porte della mia scuola di cucina per offrire uno sguardo più intimo sulla vita quotidiana in Toscana: i suoi sapori, le persone che la animano e il ritmo gentile delle stagioni. Dai tesori trovati al mercato agli incontri durante le lezioni, ogni storia affonda le radici nella bellezza di ciò che è fresco e di stagione.

Vorrei che questo non fosse solo un’aggiornamento mensile, ma un viaggio più lento, come sfogliare le pagine di un libro di cucina. Ogni episodio è un invito a fermarsi, riflettere e andare un po’ più a fondo nel cuore della cucina e della cultura toscana. Potete rileggere i primi due capitoli qui: Gennaio e Febbraio.

Grazie di cuore per i vostri messaggi su questa rubrica “in divenire”: sono loro a ispirarmi a notare le piccole cose, prendere appunti e continuare a condividere con voi questi scorci di vita toscana.

La luce del tardo pomeriggio

MARZO

I caprioli in lontananza nei campi—una vera maledizione per agricoltori e viticoltori, eppure per me restano il segnale più chiaro che la primavera è arrivata. Li avvisto spesso durante le mie passeggiate. Mi fermo. Mi guardano. Ricambio lo sguardo. Poi spariscono, e io riprendo a camminare, con la sensazione di aver incrociato la parte più selvatica di me stessa.

Marzo è stato l’ultimo mese tranquillo prima della ripresa delle cooking class, che inizieranno ad aprile. Ne abbiamo approfittato fare le pulizie di primavera allo Studio—ho persino lucidato le mie pentole e padelle di rame—e per riorganizzare la dispensa da cima a fondo.

Abbiamo ospitato un solo corso questo mese, con una coppia del Texas che è tornata per la seconda volta dal 2018 e una coppia di amiche venute in visita dai Paesi Bassi. Il menù lasciava già intuire il cambio di stagione: accanto al prosciutto e al pecorino fresco, abbiamo servito un’insalata di carciofi crudi con scaglie di pecorino di grotta come antipasto.

Come primo piatto, abbiamo preparato dei tortelli ripieni di patate e carciofi, conditi con una salsa al gorgonzola (presto condividerò questa ricetta nel nostro menù di Pasqua). Per secondo ci siamo nuovamente affidati alle scamerita di Grigio della Montagnola, le classiche braciole di capocollo, spennellate con senape, impanate e fritte in padella fino a doratura, servite con un’insalata croccante di radicchio e ravanelli.

Per concludere, le prime fragole della stagione, lasciate a macerare con zucchero e succo di limone, accompagnate da una cucchiaiata generosa di zabaione tiepido.

Eccomi a lucidare le mie pentole di rame con acqua calda, limone e sale.

Ho passato un po’ di tempo a fare giardinaggio, poco prima di finire a letto con l’influenza.

Io e Livia abbiamo piantato fave e piselli, con un ritardo clamoroso rispetto a qualsiasi calendario sensato, ma l’abbiamo fatto lo stesso, solo per la gioia di vederla cogliere i baccelli direttamente dalla pianta, mangiarli con concentrazione, gli occhi persi nel vuoto, incantata da quel sapore verde e fresco.

Ho separato e rinvasato le nostre fragole e fragoline di bosco, e aggiunto qualche nuova piantina al nostro piccolo angolo di frutti di bosco. Livia adora le fragole e i lamponi tanto quanto trova irresistibile la croccantezza dei piselli appena raccolti.

Dopo una gita al vivaio dell’Agricola Legnaia a Firenze, abbiamo ampliato anche la nostra collezione di erbe aromatiche. Accanto ai nostri soliti preferiti—salvia, rosmarino, timo, lavanda, dragoncello, origano, maggiorana e nepitella—abbiamo aggiunto la salvia ananas e due varietà di menta. (Lo so, la menta cresce ovunque come un’erbaccia. Tranne che nel mio giardino. Quindi l’ho ricomprata.)


E voi? Avete iniziato a notare i primi piccoli segni della primavera dove vivete? State cucinando, piantando, o bevendo qualcosa di stagionale? Mi piacerebbe sapere com’è stato marzo nella vostra cucina. Scrivetemi o lasciate un commento!

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La mia luce preferita nell’angolo più bello della mia cucina.

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