Tutto molto condivisibile, cara Giulia. Non sono certa, però, che fare pagare 20€ un barattolo riciclato di fiori di finocchio sia audacia, come la definisci tu, o semplice speculazione messa in atto verso turisti che, proprio come riferisci, spendono (senza chiedersi, con tutta probabilità, se quel prezzo sia giustificato o no). Ma non voglio suscitare polemiche. Il tuo post mi piace molto e ti ringrazio di aver raccontato in modo così nitido un'altra dimensione della nostra Italia.
Grazie, Giulia. Riflessioni che si potrebbero adattare a molte parti d'Italia, e su cui dovremmo riflettere, per provare, soprattutto, a riprendere una dimensione più seria e reale. IL cibo è politica, gli abiti sono politica, ogni gesto e ogni scelta che facciamo e compiamo è politica e si riflette su di noi e sugli altri. Un abbraccio
Buongiorno Giulia hai scritto un pezzo bellissimo, arriva al cuore decisamente. Ho girato molto fin da bambina quando con i genitori partivamo per il campeggio e abbiamo battuto l'Italia in lungo e in largo...oggi quando parto cerco sempre di essere curiosa e cercare, frugare nelle "periferie" ...amo conoscere la gente che mi racconta la propria vita che ti fa capire dove sei veramente. Insomma ho apprezzato moltissimo questo vs pensiero e lo abbraccio a pieno...baci Bettina
Ho percepito la stessa cosa nei miei pochi giorni in Sicilia: un paese ferito che a pochi interessa raccontare. Eppure siamo così distanti dalle foto patinate che si vedono sui social, nel bene e nel male. Sinceramente mi manca molto quell’Italia autentica, diventa sempre più difficile scovarla, soprattutto in estate… grazie Giulia per questo cambio di rotta nel tuo racconto.
È proprio così, chi ha vissuto quei luoghi 40 anni fa (io sono più vecchia 👵🏼) conosce bene la differenza tra le immagini patinate dallo storytelling e dai filtri social e una certa dimensione genuina che ancora resiste. Il problema è che è sempre più difficile farsi largo e ritrovarla, devi scavare, devi poterti spostare in periodi diversi, è tutto faticoso. Dico sempre che la Puglia tornerò a godermela quando sarò in pensione, libera di andarci nei mesi in cui non c’è nessuno…Noi da qualche anno abbiamo scoperto le Marche, posti bellissimi ancora semi vuoti, cibo divino e gente accogliente. Grazie per queste riflessioni e le belle foto ❤️
Adoro queste parole, e questo taglio. Onesto, e doveroso.
Tutto molto condivisibile, cara Giulia. Non sono certa, però, che fare pagare 20€ un barattolo riciclato di fiori di finocchio sia audacia, come la definisci tu, o semplice speculazione messa in atto verso turisti che, proprio come riferisci, spendono (senza chiedersi, con tutta probabilità, se quel prezzo sia giustificato o no). Ma non voglio suscitare polemiche. Il tuo post mi piace molto e ti ringrazio di aver raccontato in modo così nitido un'altra dimensione della nostra Italia.
Grazie, Giulia. Riflessioni che si potrebbero adattare a molte parti d'Italia, e su cui dovremmo riflettere, per provare, soprattutto, a riprendere una dimensione più seria e reale. IL cibo è politica, gli abiti sono politica, ogni gesto e ogni scelta che facciamo e compiamo è politica e si riflette su di noi e sugli altri. Un abbraccio
Buongiorno Giulia hai scritto un pezzo bellissimo, arriva al cuore decisamente. Ho girato molto fin da bambina quando con i genitori partivamo per il campeggio e abbiamo battuto l'Italia in lungo e in largo...oggi quando parto cerco sempre di essere curiosa e cercare, frugare nelle "periferie" ...amo conoscere la gente che mi racconta la propria vita che ti fa capire dove sei veramente. Insomma ho apprezzato moltissimo questo vs pensiero e lo abbraccio a pieno...baci Bettina
Ho percepito la stessa cosa nei miei pochi giorni in Sicilia: un paese ferito che a pochi interessa raccontare. Eppure siamo così distanti dalle foto patinate che si vedono sui social, nel bene e nel male. Sinceramente mi manca molto quell’Italia autentica, diventa sempre più difficile scovarla, soprattutto in estate… grazie Giulia per questo cambio di rotta nel tuo racconto.
È proprio così, chi ha vissuto quei luoghi 40 anni fa (io sono più vecchia 👵🏼) conosce bene la differenza tra le immagini patinate dallo storytelling e dai filtri social e una certa dimensione genuina che ancora resiste. Il problema è che è sempre più difficile farsi largo e ritrovarla, devi scavare, devi poterti spostare in periodi diversi, è tutto faticoso. Dico sempre che la Puglia tornerò a godermela quando sarò in pensione, libera di andarci nei mesi in cui non c’è nessuno…Noi da qualche anno abbiamo scoperto le Marche, posti bellissimi ancora semi vuoti, cibo divino e gente accogliente. Grazie per queste riflessioni e le belle foto ❤️
Giulia quante verità! Basterebbe aprire gli occhi, uscire dal casello autostradale, guardare e vedere.