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Avatar di Monica Campagnoli

Rispondo alla tua domanda come prima cosa. In famiglia abbiamo sempre festeggiato il giorno di Natale. Il pranzo era un momento speciale, di riunione e festa che proseguiva la sera consumando gli avanzi del pranzo (tutti a dire stasera non mangio e poi tutti mangiavano...). Anche da me la vigilia era frugale, un piatto di spaghetti con il tonno quasi sempre, e poi messa di mezzanotte che da piccola arrivarci era un po' una tortura. Dopo avere incontrato quello che è poi diventato mio marito abbiamo cambiato i nostri riti ampliando i festeggiamenti del 24 per riunire le famiglie. Chiudo con: bello partecipare a questo progetto!

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Avatar di Augusta Cigliano Gonzalez

Sono una Italo Americana, nata a Ischia e cresciuta negli Stati Uniti, specificamente in un paese San Pedro, California che è il porto di Los Angeles. Ci sono più di 20,000 persone discendenti di questa piccola isola. Quindi le usanze di Ischia e Napoli si vedono ancora.

In casa mia per la vigilia di Natale non si permetteva mangiare carne. A mezzogiorno mia mamma faceva la pizza di scarola. Era una delizia. La serviva sempre con la giardiniera. La scarola con aglio, acciughe, olive, capperi, uvette e pinoli e una de miei piatti favoriti. Io faccio il ripieno come contorno ma la pizza non l’ho mai fatta. E una pizza fina e con abbondante olio.

Poi per la cena si mangiava spaghetti con il sugo della Vigilia: aglio, olio, frutti di mare, vino, pomodoro passati o concentrato e anche qui uvette e pinoli. E un sugo un po’ dolciastro ma saporitissimo. Questo si la faccio ogni vigilia. Prima della pasta normalmente mangiavamo vongole crudi o forse acciughe o salmone sott’olio. Poi il resto della cena consisteva di gamberi, forse calamari, baccalà fritto. Non si contavano sette pesci. Però facilmente si arriva a quel numero perché nel sugo ci sono sempre almeno 4: granchio, vongole, calamaro, polipi piccoli ecc

Dopo cena c’erano gli struffoli. Quelle palline di pasta fritta coperta di un velo di miele con scorza di arance e mille colori di dolci che ai bambini piacciono molto.

Per il pranzo di Natale si mangiava una lasagna.

Questo erano le tradizioni della mia famiglia. Io adesso che sono nonna, faccio ancora il sugo della vigilia e poi di secondo un bel pesce al forno. A Natale siccome mio marito aveva la mamma di Lombardia, facciamo ravioli. Ecco le mie tradizioni, se volete posso mandarvi la ricetta della giardiniera e della scarola. Quest’anno mi trovo in Spagna e anche qui farò il sugo per i parenti spagnoli. Tanti auguri per le feste Natalizie.

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