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Nell'epoca dei food influencer, delle tendenze passeggere e fugaci sui social media e del consumo digitale frenetico, mi ritrovo spesso a sfogliare vecchi libri di cucina con pagine ingiallite e senza foto, pieni dei consigli e saggezza. Una delle mie autrici di libri di cucina preferite, Ada Boni, è tutt’ora una fonte di ispirazione senza tempo con il suo "Il Talismano della Felicità".
Nata a Roma nel 1881 da una famiglia benestante, Ada Boni è stata una delle prime autrici italiane ad occuparsi di cucina. Giornalista gastronomica, appassionata gastronoma, imprenditrice e cuoca di casa, i suoi scritti e le sue ricette hanno lasciato un'eredità duratura nel panorama gastronomico italiano. Il suo primo libro di cucina, "Il Talismano", può essere considerato per le cuoche italiane quello che "The Joy of Cooking" è stato per le loro controparti americane: era un regalo comune per la sposa giovane e inesperta il giorno delle nozze, un buon auspicio per la felicità a tavola e nel matrimonio.
Una pioniera della scrittura gastronomica
Lo zio della Boni, Adolfo Giaquinto, era un giornalista, poeta e acclamato chef, che introdusse Ada alla gioia della buona tavola. Oltre a questo, a segno di come alcune cose siano scritte nel destino, il marito, Enrico Boni, divenne il suo partner perfetto: era uno scultore, pittore e fotografo appassionato di cucina e gastronomia, nonché amico personale dello chef francese Auguste Escoffier.
Nel 1915, Boni e il marito fondarono Preziosa, una rivista di cucina che potrebbe essere considerata l'antesignana dei moderni blog. Nelle sue pagine, Boni condivideva ricette accompagnate da scorci personali della sua vita quotidiana: passioni, poesie, consigli di bon ton ed economia domestica. Migliaia di giovani donne romane si iscrissero, in cerca di consigli, essendo alle prime armi in cucina. Dopo questa esperienza, Ada Boni decise anche di aprire una scuola di cucina per donne aristocratiche romane.
Nel 1925, fidandosi dell'affetto degli abbonati, la coppia lanciò l'idea di un libro di cucina basato su un progetto di crowdfunding: se almeno 500 lettrici si fossero impegnate ad acquistare il libro di cucina, lo avrebbero stampato. Migliaia di persone aderirono con entusiasmo e nel 1929, dopo anni di duro lavoro, fu pubblicato "Il Talismano della Felicità".
"Il Talismano della Felicità" è stato la bibbia della casalinga perfetta.
Ada Boni sapeva tutto. Il suo era un libro scritto per quelle donne che avevano abbastanza soldi per assumere una governante, ma non abbastanza per assumere uno chef. La Boni mostrava alle sue lettrici come la cucina non fosse semplicemente il dovere di una buona madre e moglie, ma potesse diventare un'attività divertente, un piacere da scoprire e coltivare.
Inizialmente "Il Talismano" conteneva 882 ricette, ma da allora è stato costantemente aggiornato, adattandosi alle tecniche più moderne, ai supermercati, agli ingredienti industriali, ai frigoriferi e ai congelatori, superando le 1000 ricette.
Ada Boni. Una custode della cucina senza tempo
Ada Boni non faceva parte della collezione di libri di cucina della mia famiglia; era Pellegrino Artusi, il padre della cucina italiana e autore del fondamentale "La Scienza in Cucina e l'Arte di Mangiar Bene" (1891), che dettava come ogni piatto doveva essere realizzato nella nostra cucina. Così, quando ho iniziato a collezionare libri di cucina, vecchi e nuovi, ho cercato online una copia di seconda mano del Talismano. Quando l'ho ricevuto, sono stata così sorpresa di trovare un libro pieno di appunti scritti a mano, con ricette sottolineate e segnate come "molto buone", e con vecchie pubblicità ritagliate da riviste usate come segnalibri. Avevo appena portato alla luce un altro libro di cucina di una nonna. Da quel momento in poi, Boni divenne un'altra divinità protettrice della mia cucina.
Perché la amo così tanto? Ada Boni è una donna arguta.
È una signora d'altri tempi, eppure le sue ricette spaziano dai piatti della tradizione italiana a quelli più internazionali, un indizio del suo curioso approccio alla cucina. Riconosco nelle sue introduzioni la sottile ironia di Jane Austen; hanno lo stesso modo di parlare alle padrone di casa e alle giovani donne in età da matrimonio: leggero e divertente, ma sempre appropriato.
Il Talismano è stato tradotto in inglese nel 1950 da Matilde La Rosa con il titolo The Talisman Italian Cook Book, ma si tratta di una versione ridotta, con una selezione di ricette ritenute più adatte a un pubblico americano. Molti dei titoli tradotti sono denominati con tecniche francesi, molto più familiari di quelle italiane. Anche l'opera successiva di Boni, Cucina Regionale Italiana, una preziosa raccolta di piatti regionali italiani, è stato poi tradotto in inglese.
Ho avuto la fortuna di trovare entrambe sia The Talisman che Italian Regional Cooking in una pila di libri di cucina che la zia di Tommaso stava regalando. Roberta è americana; si è trasferita a Firenze a vent'anni, si è innamorata dello zio di Tommaso, Guido, e ha deciso di restare per sempre. Quando era più giovane, era così appassionata di cucina che comprava ricettari di tutti i tipi dalle bancarelle dell'usato al mercato delle pulci di Firenze. Ho ereditato la sua edizione del 1950 del The Talisman Italian Cook Book, un'edizione del 1969 di Italian Regional Cooking e la sua copia dell'Artusi, che è la mia terza (ma questa è un'altra storia, per un altro giorno).
Per chi ama le ricette parsimoniose, pratiche e all'antica, per chi non si lascia spaventare da una buona dose di burro e per chi vuole essere trasportato in un'altra epoca attraverso parole e consigli arguti, il libro della Boni è un tesoro di ricette infallibili. Ho provato le sue carote ripiene di tonno e pane - una verdura molto insolita da fare ripiena al giorno d'oggi, ma che ho continuato a preparare fin dal primo esperimento - diversi dei suoi biscotti, un paio di ricette romane, una torta di riso e molte, molte altre, e tutte sono risultate fantastiche.
Alcune delle mie ricette preferite di Ada Boni
Qui nella newsletter ho già condiviso la sua ricetta per i saltimbocca alla Romana, come descritta ne Il Talismano della Felicità (1929). È un piatto che preparo da anni, facile e ideale per una cena settimanale.
Saltimbocca alla Romana
Gnocchi alla romana. Sono molto più semplici di quanto potessi immaginare, il profumo di burro e formaggio è esattamente quello dei miei ricordi, ma il sapore, il sapore! Gli gnocchi sono saporiti anche da soli, hanno una consistenza delicata, che si scioglie in bocca, e che rende del tutto superflua la besciamella della mia infanzia.
Carote ripiene di tonno e pane. Questa ricetta è un inno all’economia domestica, al saper portare in tavola un piatto che riempie gli occhi e la pancia con quel poco che si può trovare in cucina il giovedì (anche voi fate la spesa di venerdì e vi trovate il giovedì con il frigo che piange, vero?)
Torta di ricotta e pesche. Nata dall’esigenza di usare tanta ricotta freschissima di pecora regalatami da un caseificio dove porto gli stranieri dopo i corsi di cucina, era in principio la torta di ricotta di Ada Boni, con scorza di arancia, arancia candita e cannella. La volevo più fresca e ho sostituito cannella e arancia con limone e timo limone. Poi, siccome è venuta fuori bassina, l’ho coperta di pesche appena appena caramellate: una cheesecake nostrana senza glutine – ho sostituito la farina con fecola di patate – e freschissima
Emergenza Emilia-Romagna
Ecco qualche link per aiutare la popolazione colpita dalle alluvioni e dalle esondazioni in Emilia-Romagna. Qui per donare alla Croce Rossa Italiana. Francesca Gonzales di Spadelliamo ha condiviso un post su come aiutare l’Emilia Romagna.
Finalmente Cucina Povera è disponibile in tutto il mondo, anche in Italia!
Amazon si è finalmente rifornito di copie di Cucina Povera anche al di fuori del Nord America—Italia compresa!—quindi date un'occhiata qui se volete ordinarlo.
Nel Regno Unito, è disponibile presso Blackwell, Waterstones, Bookshop.org, Foyles, Golden Hare Books e altre librerie indipendenti. In Olanda si trova su Bol.com. Se lo trovate online da altre parti fatecelo sapere!
Ode a Ada Boni
Ricevuto anche io da brava sposina, ma ignorato a vantaggio del Cucchiaio d’argento e dell’Artusi (e di una collezione della Cucina Italiana). Mi hai fatto venire voglia di leggerlo per scoprirne lo stile austeniano!
Insomma Ada ed Enrico come Giulia e Tommaso ❤️ Hai mai provato la torta Bilbolbul? La preparo quando non ho uova.