Q&A con Francesca Giovannini aka "The Bluebird Kitchen". La dispensa degli altri
Francesca Giovannini e la sua dispensa essenziale in van | Quando abbiamo cucinato la ciambotta lucana nella cucina del suo van
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Le dispensa degli altri è una serie di interviste con un focus sulle dispense come modo privilegiato per entrare nella vita delle persone, negli stili di cucina e nelle loro ricette preferite. È anche un'occasione per chiacchierare con professioniste che ammiro e con amiche con cui ho condiviso una parte importante della mia crescita personale e professionale. Puoi leggerle tutte qui.
Circa un mese fa Francesca è arrivata nel tardo pomeriggio con il suo van. Siamo amiche sui social media da anni, ma questa è stata la prima volta che abbiamo avuto la possibilità di incontrarci nella vita reale. Stava viaggiando per l'Italia con il suo furgone per promuovere il suo ultimo libro di cucina, Cucina on the Road. Si tratta di una raccolta di ricette facili e ricche di gusto che possono essere facilmente riprodotte durante un viaggio in camper, o in una micro cucina.
Ha avuto un'idea brillante: cosa succede quando si sposta una food writer o una food blogger dalla sua zona di comfort e dalla sua cucina ben attrezzata e le si chiede di cucinare una delle sue ricette nella cucina minimalista di un camper? Quando mi ha inviato la prima e-mail ho accettato immediatamente la sfida. Puoi vedere l'intera serie sul suo canale YouTube.
Ho imparato molto da questa esperienza: quando si ha a disposizione un minuscolo spazio vitale come cucina, ogni movimento conta, così come la sequenza delle azioni, il modo in cui si lavano le verdure (non buttate l'acqua, potete usarla per mettere a bagno le pentole più tardi) e il modo in cui si tagliano gli ingredienti.
Abbiamo anche avuto modo di parlare del modo in cui rifornire la dispensa in un van rispetto a come facciamo di solito a casa, e da questa conversazione è nata l'idea per la newsletter di oggi.
Leggi fino alla fine, dove troverai il video del nostro incontro, e vedrai anche me cucinare una ricetta di Cucina Povera nel suo van!
Segui Francesca su Instagram: @thebluebirdkitchen
sul suo canale YouTube: The Bluebird Kitchen
e sui suoi siti web, dove condivide le sue ricette: www.thebluebirdkitchen.com
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Ciao Francesca, puoi presentarti brevemente?
Ciao a tutti, mi chiamo Francesca e vivo a Varese, una piccola cittadina al confine con la Svizzera e attorniata dai laghi. Insieme a me vivono mio marito, un gatto, un cane, due galline e un’anatra muta. Sono ormai 9 anni che ho aperto il mio blog “The Bluebird Kitchen”, era nato come un passatempo per combattere la noia e poter coltivare la mia passione per la cucina in un modo del tutto nuovo ma adesso, da tre anni, si è trasformato a tutti gli effetti nel mio lavoro a tempo pieno.
Da dove vieni? Nella tua famiglia ci sono differenti tradizioni regionali legate al cibo?
Sono nata a Como ma sono cresciuta a Varese. Tutta la mia famiglia ha origini toscane (della zona di Lucca) però mia mamma è cresciuta in Colombia mentre mio padre ha viaggiato sempre tantissimo per via della sua carriera in Marina prima e del suo lavoro poi. Diciamo che provengo da una famiglia che non è mai stata fortemente legata alle tradizioni regionali italiane, mia nonna passa con grande disinvoltura dal preparare la panzanella col pane sciapo al riso al cocco colombiano.
Qual è il tuo rapporto con la dispensa e qual è stato il ruolo della dispensa nella tua famiglia?
Diciamo che, così come si è evoluto il mio approccio al cibo e alla cucina, così è stato anche per la dispensa. Anni fa ti avrei detto che doveva essere sempre stipata di qualunque cosa perchè “non si sa mai”, oggi invece l’ho ridotta all’essenziale, ho poche cose ma che conosco molto bene e che quindi mi permettono di creare i piatti più svariati, anche quando all’apparenza sembrerebbe non esserci quasi nulla. Col tempo sono riuscita a crearmi una sorta di “dispensa capsula” poche cose ma ben selezionate e che mi possano permettere di creare “la magia”.
Nella mia famiglia invece la dispensa non ha mai avuto un ruolo così importante, non essendo molto appassionati di cucina in generale o comunque legati al cibo, anche lì si trovava sempre l’essenziale. Una cosa però che era sempre piena e ricchissima era la fruttiera sul tavolo. La frutta non mancava mai ed era una delle caratteristiche che colpiva sempre tutti quando entravano nella cucina della casa dove sono cresciuta.
Qual è l'ingrediente che non può mancare nella tua dispensa ideale?
La farina di ceci, per me è davvero un ingrediente jolly, essendo io vegetariana ma che ha una dieta che propende più dalla parte del vegano, per me quella è l’ingrediente jolly. Un po’ di verdura, qualche spezia, della farina di ceci e in un attimo si hanno delle polpette, una farinata in pentola, la pastella per dei fritti o anche delle frittelline dolci.
Se dovessi descrivere la tua dispensa in una sola parola, quale sarebbe?
Essenziale (anche se a volte sarebbe più corretto dire "disordinata" :-) ).
Viaggi spesso con un van. In che modo la tua dispensa è diversa a casa e sul van?
Non è poi così diversa, diciamo che diventa ancora più essenziale per motivi di spazio. Viaggiare in van mi è stato molto utile per capire davvero quali fossero gli ingredienti immancabili per me. Diciamo che se a casa ogni tanto posso permettermi di aggiungere più novità in una volta, nel van è più difficile e soprattutto, prima che sia finito completamente un ingrediente, non se ne compra un altro.
Dove ti piace fare la spesa per gli ingredienti di base a casa e quando viaggi con il tuo van?
Dipende molto dalla stagione e dal tipo di prodotto. Io sono anche una persona molto pratica, per cui molte cose le acquisto dalla grande distribuzione. Se poi sono alla ricerca di qualcosa di un po’ più particolare, allora vado magari in piccole botteghe più specializzate o sfuse. In estate poi ho la fortuna di poter reperire la verdura direttamente dal mio orto, e quello per me è il mercato migliore.
Quando viaggio invece mi piace andare nei luoghi dove anche i locali fanno la spesa e per ogni nazione è un modo di acquistare il cibo diverso. È uno degli aspetti che amo di più, il cercare di conoscere un luogo anche dalla pancia dei suoi abitanti, soprattutto per quanto riguarda il loro quotidiano, che è ben diverso dal mangiare fuori. Così come nelle famiglie italiane non si mangia sempre quello che si trova nei ristoranti, così succede anche altrove. Il poter vedere dove acquistano il cibo, in che formato (confezioni grandi, piccole, sfuso, confezionato in quale materiale) , quali sono i prodotti più presenti (ingredienti singoli, piatti già pronti, semilavorati), quale peso danno ai vegetali piuttosto che ai prodotti da dispensa, quanti prodotti di origine animale si trovano rispetto a quelli di origine vegetale, sono tutti indizi che ti fanno capire un po’ di più le abitudini alimentari di un luogo e questa è una cosa che a me affascina molto.
C'è una ricetta che ti fa sentire immediatamente a casa, in qualsiasi parte del mondo tu stia cucinando?
La focaccia, è quel sapore che mi catapulta immediatamente a casa.
Qual è la tua ricetta preferita da realizzare con gli ingredienti della dispensa?
Il risotto al pomodoro, è una delle ricette più sottovalutate del mondo ma se, fatto bene, con dei buoni pomodori pelati, del riso buono e mantecato con del burro di mandorla, ti stupisce per il sapore. Ecco, quando lo faccio in estate aggiungo anche un altro ingrediente che amo, che non è da dispensa ma che lo rende davvero incredibile: la polpa di melanzana cotto a lungo, intera e poi frullata, una fogliolina di basilico fresco, dell’olio extravergine di oliva a crudo e io sono felice.
[Puoi trovare la ricetta del risotto al pomodoro di Francesca qui, e la mia ricetta del risotto con i pomodori arrostiti qui nell'archivio del blog].
E ora parliamo del tuo ultimo libro di cucina, Cucina on the road. Ricette con pochi ingredienti, in poco spazio, zero sprechi. Come è nata l'idea del libro? Cucinare in furgone ha cambiato il tuo approccio al cibo?
L’idea mi è venuta perchè sono ormai 15 anni che io, insieme a mio marito, viaggiamo in van, abbiamo addirittura iniziato a convivere 11 anni fa proprio in un furgone, e in questo periodo ho accumulato un po’ di esperienza nel cucinare in condizioni non troppo agevoli (noi abbiamo sempre avuto furgoni molto piccoli dove bisognava cucinare o fuori con un fornellino da campeggio oppure all’interno, ma seduti) e visto che ormai questo modo di viaggiare si sta diffondendo sempre più, ho pensato che sarebbe stato bello raccogliere la mia esperienza e alcune delle mie ricette preferite, proprio in un libro.
A me il cucinare in quel contesto mi ha insegnato molto, soprattutto per quanto riguarda la gestione delle risorse, che in un van sono limitate, nel semplificare molti procedimenti ottimizzandoli pur mantenendo lo stesso risultato finale semplicemente ingegnandosi e capendo davvero quali siano gli utensili e gli ingredienti fondamentali all’interno di una cucina.
Per saperne di più sul libro di Francesca, leggi qui.
La ricetta che abbiamo realizzato insieme: La CIAMBOTTA, uno stufato di verdure estive, tratto da Cucina Povera
Pensa alla ciambotta come alla cugina italiana della ratatouille francese. È uno stufato di verdure lucano di origine contadina che mette a frutto i prodotti estivi. Zucchine, peperoni, pomodori, cipolle, melanzane e patate: una per una, si aggiungono le verdure tagliate in pentola in base al loro tempo di cottura e si fanno cuocere a fuoco lento finché non sono tutte tenere ma mantengono la loro forma.
Per realizzare questo piatto su un van, con un uso limitato di gas e spazio, ho ridotto le quantità e tagliato le verdure a dadini più piccoli, velocizzando così il processo di cottura. Alla fine ho cotto due uova in camicia nella zuppa e l'ho servita con qualche fetta del mio pane a lievitazione naturale. È stato un pranzo da regine!
Se hai il libro Cucina Povera, trovi la ricetta completa a pagina 54.