Un weekend a Ravenna e una ricetta per fare la piadina a casa
In più, una breve lista di indirizzi dei nostri ristoranti, gelaterie e librerie preferite a Ravenna
Il mio primo morso a una piadina risale al 2005, a Riccione. Era l'inizio della primavera e la città era quasi vuota, ma si percepiva l'atmosfera frizzante di una città costiera che si stava risvegliando per la stagione. Ero lì con la mia migliore amica dell'università, Laura, per partecipare, come spettatrici, agli assoluti di nuoto con il nostro fan club (una delle mie tante vite passate!). Proprio come Riccione, anche io stavo pian piano uscendo da una stagione invernale che andava ben oltre i mesi passati. Per pranzo prendemmo una piadina, la mia prima piadina in terra Romagnola. Se chiudo gli occhi riesco ancora a vedere la piadineria—piastrelle bianche e decorazioni rosse—alla fine del corso, dove presi una piadina con rucola e squacquerone.
Calda tra le mani, sapida, cremosa, saziante e soddisfacente, quella piadina era il cibo perfetto per due ragazze di vent'anni che viaggiavano con un budget limitato, desiderose di scoprire il mondo. È così che mi sentivo, mentre addentavo quella piadina alla porte della primavera, con la vita davanti a me piena di opportunità e di viaggi, il futuro che non aspettava altro che essere addentato, anche se eravamo a sole tre ore da casa.
Fin da quella prima piadina a Riccione, è un senso di libertà, di scoperta e di divertimento che associo allo street food più tipico della Romagna.
I miei ricordi più belli legati alla piadina sono tutti connessi a viaggi in Romagna in bassa stagione, quando le città costiere sono meno affollate ma mostrano ai turisti la stessa calda e rilassata ospitalità che ha reso questa terra famosa in tutto il mondo.
Rimini 2013. Io e Tommaso ci frequentavamo da un paio di mesi quando fui invitata a Rimini ai Macchianera Blog Awards. È stato uno dei nostri primi weekend romantici insieme, sulla Riviera Adriatica, nel mese più dolce dell'anno. È difficile non avere bei ricordi di quel lungo weekend di settembre: le lunghe passeggiate sulla spiaggia quasi deserta al tramonto, i workshop e gli incontri interessanti, la vittoria ai Macchianera Awards come miglior food blogger—che ha sicuramente aumentato l'emozione di quei giorni—, e una favolosa piadina con i sardoncini alla Casina del Bosco, seduti ai tavolini fuori.
Ravenna 2024.
, autrice della newsletter , la più completa e curata newsletter italiana dedicata ai libri di cucina, mi ha invitata a Ravenna per un Supper Club con La Bottega di Olivia. Il programma era semplice: avremmo parlato di Cucina Povera, lo chef avrebbe cucinato un paio di ricette tratte dal libro, abbinate a un gin selezionato dal proprietario, e dopo l'evento avremmo potuto trascorrere un weekend a Ravenna, per esplorare la città, scoprirne il cibo e trascorrere un po' di tempo con Francesca e la sua famiglia.Tutto è andato ben oltre delle mie aspettative: il supper club perfettamente organizzato alla Bottega di Olivia, il gin tonic (!!), le ricette che lo chef ha cucinato a partire dal mio libro—ma quanto è gratificante quando qualcuno cucina a partire dal tuo libro e crea piatti buonissimo con il suo tocco personale?—il tempo trascorso a chiacchierare finalmente nella vita reale con Francesca, dopo più di un anno di amicizia online, la sua libreria stracolma di libri di cucina, i suoi bucatini all'amatriciana (è originaria di Roma, dopotutto) e le piadine che abbiamo mangiato a La Piadina del Melarancio prima di tornare a casa.
Ravenna. I nostri indirizzi preferiti
Grazie
per aver condiviso i tuoi luoghi preferiti.La Bottega di Olivia. Hanno ospitato l'evento dedicato al libro e il supper club in collaborazione con
. Di giorno è una gastronomia, dove si può pranzare o prendere cibo da asporto. La sera è il luogo ideale per un aperitivo. I proprietari hanno una profonda passione e conoscenza del gin, quindi provate uno dei loro gin tonic. Proprio sopra la Bottega si trova anche Le Camere di Olivia, un'accogliente guesthouse che potrete utilizzare come base per esplorare Ravenna.Gelateria Bianco. Vicinissima a La Bottega di Olivia, questa gelateria ha conquistato noi con la sua gentilezza e Livia con il suo gusto al cioccolato fondente. Hanno anche opzioni vegane, senza latticini e senza uova.
Gelateria Sbrino. Colorata e giocosa, questa gelateria mi ha ricordato un parco divertimenti o un circo. Ha un'ottima selezione di gusti di gelato, tra cui molte opzioni vegane. Noi abbiamo preso fragola, cioccolato fondente—entrambi richiesti da Livia, come puoi immaginare—pera e zenzero, e arachidi caramellate.
Ca' de Ven. Il ristorante si trova in un edificio medievale che, nel corso dei secoli, è stato una residenza nobiliare, una locanda, la drogheria più fornita di Ravenna e, più recentemente, un ristorante. Vieni qui per le piadine, i crescioni, i taglieri di salumi, i cappelletti e la carne alla griglia. Guardare la gente del posto mangiare i cappelletti al ragù accompagnati da spicchi di piadina calda è stato un vero piacere.
Osteria Passatelli. Mentre io e Francesca eravamo impegnate al supper club della Bottega di Olivia, i nostri mariti e figli hanno cenato all'Osteria Passatelli, situata nell'ex teatro Mariani. Qui si possono gustare piatti della tradizione romagnola— passatelli, piadine, cappelletti... —, ma anche pizza e piatti di pesce.
La Piadina del Melarancio. Un'animato locale nel centro della città dove fare incetta di piadine. Si possono trovare piadine tradizionali con molte farciture, dal più classico prosciutto crudo, rucola e squaquerone alle sostanziose salsicce e cipolle, fino ai crescioni (piadine ripiene). Di solito è piuttosto affollato, quindi potresti dover fare la fila all'esterno.
Abbiamo preso le nostre piadine e attraversato il centro città dirigendoci verso il Parco della Rocca Brancaleone, uno spazio verde circondato dalle mura molto amato dai ravennati, dove i nostri bambini potevano giocare liberamente e noi potevamo goderci il nostro pranzo al sole. Lì c'è anche un bar per prendere acqua, caffè e una birra fresca da abbinare alla piadina.
Libreria Modernissima. Proprio di fronte alla Ca' de Ven, si trova questa libreria indipendente dove è impossibile non perdersi tra i suoi libri accuratamente selezionati. Qui trovi anche molti oggetti di design interessanti. Ho trovato anche il nostro precedente libro di cucina, La Cucina dei Mercati in Toscana, e sono stata molto felice della sorpresa!
Momo libreria per ragazzi. Una libreria indipendente per bambini e ragazzi, da 0 a 14 anni, dove trovare una bella selezione di libri illustrati, graphic novel e romanzi. Abbiamo trascorso 30 minuti con Livia, che ha scelto un libro dopo l'altro dagli scaffali, chiedendoci di leggerlo per lei.
La Piadina Romagnola, uno street food dalla Romagna
Passeggiando per le strade di Ravenna o sul lungomare di Rimini, sulla costa adriatica, lo street food più amato dalla gente del posto e dai turisti è la piadina.
Lo spessore e la larghezza della piadina variano a seconda della zona di produzione: quella di Rimini è più larga e sottile, mentre a Ravenna, nel nord della Romagna, è più spessa e piccola. Le farciture sono infinite, dalla classica combinazione di prosciutto crudo, rucola e squacquerone, alle sardine fritte, alla salsiccia grigliata, alle verdure e persino al cioccolato.
“Tu n’empi i mari, e l’uomo lo dispensa nella bilancia tremula:
le ande tu ne condisci, e manca sulla mensa.Ma tu, Maria, con le tue mani blande domi la pasta e poi l’allarghi e spiani;
ed ecco è liscia come un foglio, e grande come la luna;e sulle aperte mani tu me l’arrechi,
e me l’adagi molle sul testo caldo, e quindi t’allontani.Io, la giro, e le attizzo con le molle il fuoco sotto,
fin che stride invasa dal calor mite, e si rigonfia in bolle:
e l’odore del pane empie la casa.”Tratto da Giovanni Pascoli - La Piada
La piadina, o piada, definita da Giovanni Pascoli il pane della Romagna, così profondamente legata alla sua gente e alle sue tradizioni, nacque come umile cibo contadino, un sostituto del pane fatto con farine alternative più povere che non erano costose o difficili da reperire come la farina di grano. Oggi la piadina è uno dei cibi di strada più apprezzati d'Italia, e un simbolo della Romagna.
RICETTA - Piadina romagnola
Una volta ogni tanto, a casa nostra si organizza la serata piadina. Veloci da preparare e facili da congelare (vedi nota sotto), le piadine sono perfette per le serate in cui siete più indaffarati o per le cene rilassate con gli amici. Preparate la tavola con gli ingredienti che preferite o con i prodotti di base della dispensa (formaggi, salumi, verdure grigliate, ma anche creme spalmabili come il pesto o la tapenade), scaldate le piadine su una piastra calda e lasciate che ognuno giochi con i sapori e le consistenze.
Continua a leggere con una prova gratuita di 7 giorni
Iscriviti a Lettere dalla Toscana per continuare a leggere questo post e ottenere 7 giorni di accesso gratuito agli archivi completi dei post.