Un pranzo inaspettato e buonissimo e un gelato a Firenze
Una domenica mattina d'inverno a Firenze e tre indirizzi da annotare per il tuo prossimo viaggio a Firenze
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Tornando alla macchina, con il sapore del sorbetto al mandarino sulla lingua e Livia addormentata nel passeggino, ho chiesto a Tommaso: la senti la felicità? Sì, mi ha risposto sorridendo.
Prendersi un giorno di vacanza, incontrare una vecchia amica a Firenze, decidere per puro sfizio di pranzare in un ristorante che era da sempre nella mia lista dei desideri: è stato tutto davvero speciale.
Non sono mai stata un'assidua frequentatrice di ristoranti, nemmeno prima della pandemia: ora più che mai mi sembra un'occasione speciale, qualcosa da apprezzare. E non c'è niente di più deludente che imbattersi in un pasto mediocre e insignificante. Non è necessario che sia un pasto di lusso, mi interessa solo trovare del cibo buono e stimolante, possibilmente migliore di quello che preparo a casa. Voglio portarmi a casa una combinazione di sapori, una consistenza, una tecnica o un'esperienza memorabile.
Da quando Tommaso si è trasferito in campagna, ormai 8 anni fa, andiamo a Firenze raramente. Domenica abbiamo parcheggiato vicino a Piazza Tasso, uno dei nostri luoghi preferiti per iniziare una giornata a Firenze, e ci siamo precipitati con Livia infilata nel passeggino a fare una seconda colazione alla Pasticceria Buonamici. Lì abbiamo incontrato la mia amica Rossella Venezia, che si trovava in città per il fine settimana.
Mentre la città era affollata di persone arrivate Pitti Taste, alla Fortezza da Basso, noi abbiamo optato per una mattinata più tranquilla in Oltrarno.
Oltrarno, letteralmente l'altra sponda dell'Arno, la zona a sud del fiume di fronte al centro storico e al Duomo, è uno dei quartieri più autentici di Firenze, dove le botteghe artigiane condividono ancora lo spazio con negozietti, caffè, negozi di antiquariato, enoteche e trattorie a conduzione familiare.
Oggi ti racconto tre dei miei posti preferiti in Oltrarno, un piccolo itinerario in uno dei quartieri più trendy di Firenze, lontano dal trambusto del centro storico: colazione, pranzo e un gelato in una gelateria piccina, che potrebbe passare quasi inosservata.
Vuoi condividere il tuo posto preferito a Firenze per un pranzo veloce, un gelato, un caffè o un pasto memorabile? O il tuo miglior ricordo gastronomico a Firenze, se ne hai uno?
Colazione (o seconda colazione, non giudico) alla Pasticceria Buonamici
Via dell'Orto, 27R Firenze
Quando sono a Firenze per incontrare gli amici, di solito iniziamo la giornata con una colazione alla Pasticceria Buonamici. È qui che ho incontrato le mie migliori amiche in una fredda mattina di gennaio del 2020 per condividere la notizia che ero incinta, e dove domenica ci siamo scaldati con un caffè e una schiacciata alla fiorentina con Rossella, per aggiornarci sulle nostre vite dopo 5 anni.
La Pasticceria Buonamici è una delle attività storiche fiorentine nel cuore dell'Oltrarno che punta sulla qualità degli ingredienti e sulla produzione artigianale e tradizionale.
La Pasticceria Buonamici è una delle attività storiche fiorentine nel cuore dell'Oltrarno: punta sulla qualità degli ingredienti e sulla produzione artigianale e tradizionale. L'azienda è stata fondata nel 1949 da Bruno Buonamici, che da bambino aveva imparato l'arte della panificazione lavorando per la rinomata Pasticceria Robiglio.
Sono famosi i loro cantucci al pistacchio e l'incredibile selezione di cornetti e dolci italiani. È uno dei posti migliori in città per gustare una colazione come si deve: prendi un cappuccino e un cornetto1 e gustali al volo al bancone, oppure siediti ai tavolini sul retro per un caffè più rilassato con gli amici.
Io ispeziono sempre il bancone in cerca del cornetto al caffè: l'impastoè al caffè, e il cornetto è ricoperto da una glassa al caffè. È perfettamente bilanciato e ti pentirai presto di averne ordinato solo uno.
Pranzo da Il Santo Bevitore
Via Santo Spirito, 64r, 50125 Firenze
Il Santo Bevitore è una via di mezzo tra un ristorante e una trattoria: boiserie in legno scuro, lunghi scaffali pieni di bottiglie di vino, soffitti a volta e un'accoglienza cordiale. Ci si guarda intorno e si vedono famiglie locali, giovani ben vestiti per il pranzo domenicale e coppie di anziani, gente del posto che conosce a memoria il menu e turisti curiosi che si godono l'atmosfera rilassata e conviviale. La nostra Livia si è sentita a casa grazie alla cordialità dei camerieri e delle cameriere, che sono stati molto gentili.
Il menu comprende taglieri di formaggi e salumi tipici, alcuni piatti tradizionali come la ribollita e la pappa al pomodoro, e anche molte opzioni di pesce, cosa piuttosto rara nei ristoranti toscani. Il loro cestino del pane non passa inosservato: dimentica il pane bianco un po’ asciutto, il loro pane e le focacce sono appena sfornate da S.Forno, il loro panificio di quartiere a un paio di minuti dal ristorante.
Come antipasto ho scelto il midollo al forno. È un piatto che non cucino a casa, quindi sono molto felice quando lo trovo in un menu: era fatto in modo eccellente, cremoso e caramellato in superficie, un complemento perfetto per il loro pane fragrante.
Poiché il mio sogno più ardito sarebbe avere uno chef personale che mi cucini pesce fresco ogni giorno, ogni volta che ne ho l'occasione opto per il pesce. La mia zuppa di pesce era semplice, cremosa e intensa, i gamberi e i calamari erano morbidi come il burro. Mentre scrivo, mi viene di nuovo l’acquolina in bocca all'idea di quella zuppa.
Era da molto tempo che non mangiavo così bene in un ristorante, ma dopo il nostro pranzo a Il Santo Bevitore, ho voglia di tornarci, perché quel menu merita almeno una seconda ma anche una terza visita.
È passato molto tempo dall'ultima volta che ho mangiato così bene in un ristorante, ma dopo il nostro pranzo al Santo Bevitore, ho voglia di tornarci, perché il menu merita almeno una seconda, ma anche una terza visita. Il cibo è ottimo, il servizio è cordiale e gentile e i prezzi sono più che giusti rispetto ad altri ristoranti di Firenze.
Gelato alla Gelateria La Sorbettiera
Piazza Tasso, 11r and Via Mazzetta, 9a Florence
Cliente - Prendo la fragola.
Gelataia - No signora, la fragola a febbraio non l’abbiamo.
Questo piccolo frammento di conversazione ascoltato mentre eravamo in coda per il nostro gelato descrive perfettamente perché amiamo la Sorbettiera di Piazza Tasso: qui il gelato ha una stagione.
Antonio Ciabattoni ha aperto la Sorbettiera nel 2007 insieme alla moglie Elisa. Dal 2009 prepara coni di gelato in Piazza Tasso, dove il suo laboratorio a vista permette a clienti e passanti di sbirciare dietro le quinte. La qualità del suo gelato artigianale traspare in ogni gusto vivace e stagionale, grazie a ingredienti di alta qualità e a una profonda attenzione alle nuove tendenze e alle esigenze alimentari dei clienti.
Andate a La Sorbettiera per assaporare i classici come il gelato alla nocciola e al pistacchio, le creazioni creative come il gelato alla crema di zenzero e miele di castagno o il gelato al basilico e lime, ispirato dallo chef Jacque Genin, e le specialità stagionali.
Andate a La Sorbettiera per assaporare i classici come il gelato alla nocciola e al pistacchio, le creazioni più creative come il gelato alla crema di zenzero e miele di castagno o il gelato al basilico e lime, ispirato dallo chef Jacque Genin, e le specialità stagionali.
Il mio gusto preferito è catrame (e quando si guarda il gelato si capisce perché), un sorbetto al cioccolato fondente al 75%, denso e intensamente cioccolatoso, mentre Tommaso, con la pioggia o con il sole, sceglie sempre il sorbetto al limone e salvia, rinfrescante ed erbaceo. Quando arriva la stagione, anche la fragola colpisce nel segno: fruttata, dolce, con note acidule rinfrescanti. Livia è felicissima quando troviamo la fragola, anche se anche lei è un'estimatrice di catrame.
PROMEMORIA! Preordina Cucina Povera
Cucina Povera è il nostro prossimo libro, ne abbiamo parlato qui, e sarà disponibile ovunque si vendano libri il 4 aprile 2023, ma è già disponibile per il preordine.
So che può sembrare strano chiederti di preordinare un libro ora soprattutto quando sarà consegnato ad aprile, ma i preordini sono il modo migliore per sostenere un autore e aiutare un libro ad avere successo.
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Conosci la differenza tra il croissant francese e il cornetto italiano? Il cornetto italiano è una pasta brioche sfogliata e arricchita con zucchero, uova e aromi (solitamente arancia e vaniglia). Qui trovi la mia ricetta per riprodurre i cornetti italiani a casa tua.
Sono stata a Firenze a dicembre e MANNAGGIA non ci ho pensato di venire a spulciare da te per qualche suggerimento dove mangiare! :D