L'ultima ricetta estiva: il gelo di melone mantovano
Il gelo Siciliano fatto con un melone mantovano | La mia tormentata storia d'amore con l'estate
Adoro l'estate quando è appena iniziata. Le prime settimane di giugno sono piene di aspettative, le giornate sono finalmente più lunghe e ho la sensazione che, dopo tutto, quell’estate potrebbe anche piacermi. Le prime insalate di pomodori, le prime gite sulla costa, le braccia nude e la pelle baciata dal sole mi fanno sentire speranzosa, innamorata. Ma questa storia d'amore è destinata a finire: non sono un’amante dell’estate, è l'autunno la mia stagione preferita.
Sopporto il periodo estivo convinta di essere nata nel paese sbagliato, anche se mi dedico con gioia alla cucina tra corsi e ottimi ingredienti. Amo l'autunno, è vero, ma a quarant’anni ho finalmente fatto i conti con la mia tormentata storia d'amore con l'estate.
Amo ardentemente l'estate quando sta finendo, quando le giornate si accorciano, la luce è calda e dorata, e i fichi maturi riempiono l’aria di un’odore dolce che sa di ritorno a scuola.
In questi giorni, mi chiedo continuamente se quella sarà l'ultima fetta di melone con il prosciutto, o l'ultima volta che troverò fagiolini morbidi e burrosi sui banchi del mercato. Avrò mangiato abbastanza more dai rovi mentre facevo la mia passeggiata mattutina? I barattoli di conserva di pomodoro saranno sufficienti per superare l'anno fino alla prossima estate?
Gli ultimi giorni d'estate sono il regno dei sentimenti contrastanti: da un lato, questi giorni sono pieni di malinconia per tutto ciò che sta scomparendo, ma dall'altro, ecco che arriva l'entusiasmo per una nuova stagione che bussa alla porta della cucina, portando l'odore terroso di funghi e castagne.
Cosa mi mancherà quando finirà l'estate?
La leggerezza delle giornate più lunghe, quell'inspiegabile sensazione che apparentemente moltiplica le ore a disposizione, e un senso di sospensione: anche se l'estate è la stagione di punta per il nostro lavoro, il fatto che tutti gli altri siano in vacanza riduce il ritmo di e-mail, richieste, e scadenze.
E, naturalmente, mi mancherà l'abbondanza di frutta e verdura, soprattutto ora, con l'esplosione del raccolto di fine estate, quando pomodori, melanzane e zucchine convivono sui banchi del mercato con le prime mele, i fichi, e l'uva da schiacciata.
Sono giorni pensati per fare provviste per l'inverno, per conservare i frutti di stagione più maturi. È il momento di invitare gli amici a sedersi per l'ultima volta in giardino, la sera, quando l'aria è mite sulla pelle e ci spinge a prendere un coprispalle leggero.
Joshua McFadden, nel suo primo libro di cucina, Six Seasons, ha descritto perfettamente questa stagione unica e tutti i motivi per goderne appieno.
“Le giornate iniziano ad accorciarsi. La luce del sole assume una luce più dorata quando si affaccia da un'angolazione più bassa, lasciando intendere che i nostri giorni caldi sono contati. I campi hanno avuto mesi di sole e calore. Quasi tutto sta impazzendo. Abbiamo ancora gli ortaggi che si sono uniti alla festa all'inizio della stagione, ma ora abbiamo le specialità per eccellenza della stagione calda: mais, melanzane, pomodori, peperoni. Anche i fagioli freshi sono di stagione e, sebbene non siano così succulenti come gli altri ortaggi di fine estate, sono una prelibatezza da gustare quando sono freschi e perfetti per essere raccolti e conservati per l'autunno e l'inverno a venire.”
Da Six Seasons, di Joshua McFadden
Per abbracciare appieno questa fugace tarda estate, oggi condivido l'ultima (?) ricetta estiva sul blog, il gelo di melone siciliano, per le ultime cene all'aperto con gli amici.
L'ultima ricetta estiva: il gelo melone
Ricetta sviluppata in collaborazione con il Consorzio Melone Mantovano IGP
I geli sono dolci semplicissimi, dal gusto un po’ retrò, veloci da fare, e moderni nel loro approccio. Una ridottissima lista degli ingredienti fa infatti sì che siano dolci freschi, senza glutine, e vegani, quindi estremamente inclusivi e adatti a queste ultime serate estive.
Per il dolce di oggi ho scelto un melone dolce e succoso, e ci ho fatto il gelo di cantalupo, come viene chiamato in siciliano il melone.
Se hai a disposizione una centrifuga, la preparazione del gelo è davvero immediata: una volta estratto il succo, io ho aggiunto qualche cucchiaio di sciroppo di sambuco per esaltare le note aromatiche del melone.
Quando il gelo era pronto, l’ho versato nei bicchieri più carini che avevo. Qualche lampone e una manciata di chicchi d’uva sono stati sufficienti per decorare ogni gelo con semplicità.
Si servono come fine pasto: non appesantiscono, ma lasciano un ricordo dolce e fruttato in bocca.
Se hai intenzione di preparare il gelo di melone, condividi i risultati con noi sui social media usando l'hashtag #myseasonaltable e taggando @julskitchen su Instagram.
Se hai domande sugli ingredienti o sulla ricetta, o vuoi fare due chiacchiere, lascia un commento.
Hai visto la ricetta della settimana scorsa?
In un caldo pomeriggio d’estate, però, mentre pulivo dopo un corso di cucina, mi sono ritrovata a mangiucchiare alcuni avanzi e ho avuto un’idea nata dall’abbinamento casuale di prosciutto e melone con un altro classico piatto estivo toscano, probabilmente il più iconico, la panzanella.
La panzanella è un’insalata di pane raffermo con pomodori, cetrioli, cipolla, e foglie di basilico, condita con olio extravergine d’oliva e aceto. Durante questa estate afosa ho mangiato panzanella a volontà: non richiede cottura, solo un po’ di ingredienti di stagione e da dispensa, sazia, rinfresca, e mi ha aiutato a riciclare la grande quantità di pane raffermo che ho accumulato nel corso delle settimane, mentre provavo e riprovavo la mia ricetta base per il pane a lievitazione naturale.
Il gusto dolce del melone e quello salato del prosciutto si sono mescolati con le note acide e aromatiche della panzanella e proprio lì, sul bancone della mia cucina disordinata, è nato questo nuovo piatto.
Evviva gli amanti dell'autunno! Anche la mia relazione con l'estate è complicata, eppure leggerti e vedere queste foto meravigliose me l'ha fatta un po' rivalutare.